domenica 27 febbraio 2011

Le amate capesante sposano i pistacchi


















Ci vogliono capesante (io, lo ammetto, ho usato quelle surgelate), burro, cognac, pistacchi e sale. Ho fatto rosolare nel burro spumeggiante i molluschi che mi piacciono tanto, li ho sfumati col cognac, li ho appena salati e dopo li ho sistemati nelle conchiglie che tenevo al calduccio in forno. Una tritatina ai pistacchi e, a pioggerella, li ho versati sopra prima di servire. Carine e buone, queste capesante. Siete d'accordo?

giovedì 24 febbraio 2011

Coppette ai kiwi gialli e maracujà con le cialdine - PER HELGA E MAGALI















Ingredienti per 4 persone
2-3 kiwi gialli affettati
2 maracujà (frutti della passione)
100 g panna montata
4 cucchiaini di marmellata di limone
1 foglio e mezzo di gelatina
latte, olio di mandorle

Ammollare la gelatina. Mescolare delicatamente la panna con la marmellata e la polpa dei maracujà. Strizzare la gelatina e farla sciogliere in un goccio di latte al fuoco. Unirla. Ungere con l'olio di mandorla 4 stampini e foderarli in parte con le fettine di kiwi. Versare il composto e porre al gelo qualche ora. Veniamo alle cialdine.
Per circa 25 cialdine: incorporare 60 g di zucchero al velo ad altrettanto burro. Poi unire 60 g di albume (sono circa 2 uova), mescolare bene e unire altri 60 g di farina. Versare a cucchiaini distanziati (ma non si allargheranno) su carta forno e fare cuocere in forno a 180° per 10 minuti o fino a quando i bordi saranno coloriti. Farli seccare su una gratella e, se non li si usa tutti, chiuderli in un vaso ermetico. Si manterranno per settimane.
La ricetta si deve alla mia passione per i dolci al cucchiaio e al sapore dolce-agro. Il dolce è offerto oggi a Helga e Magali, autrici del blog Pates et Pattes, che un anno fa hanno inviato il loro commento ai "cappelletti di mamma".  Era il secondo che ricevevo e l'ho accolto con gioia. Il primo, su una ricetta delle più appetitose del blog (Il guacamole di Cartier) era arrivato qualche giorno prima ma la visitatrice è poi sparita.

martedì 22 febbraio 2011

Tips

In una vecchia
Cucina Italiana
leggo che per
evitare la puzza
di fritto, basta
mettere tre
mandorle nell'olio.
Chi per prima
prova ce lo confermi!

domenica 20 febbraio 2011

Mini soufflé ai topinambour


















Ingredienti per 6 persone
300 g topinambour lessati e passati
200 g patate lessate e passate
besciamella fatta con
150 g latte, 25 g burro, 25 g farina
70 g parmigiano
4 uova
sale, pepe, noce moscata
burro e pangrattato

Profumare la besciamella con sale, pepe e noce moscata e poi unire patate e topinambour. Montare le chiare e mettere in frigo. Unire all'impasto i quattro tuorli e il parmigiano e mescolare ancora bene. Imburrare sei forme da soufflé e spolverarle con pangrattato (o semolino). Riprendere le chiare e amalgamarle con una forchetta all'impasto. Versare questo nelle formine e infornare a 175° per poco meno di mezz'ora.
La prossima volta, voglio provare a mischiare all'impasto un paio di fondi di carciofi spadellati e tritatissimi.

venerdì 18 febbraio 2011

Triangoli di pasta al pesce


















Ingredienti per 6 persone
200 g pesce bianco (spinarolo, nasello, ombrina...)
180 g gamberetti
50 g latte
1 panino raffermo
vino bianco, olio
sale, pepe, scalogno
burro e salvia per condire
200 g farina, 2 uova, sale e olio per la pasta

Fare la pasta come normalmente e ritagliarne dei quadrotti. Ammollare il pane nel latte. Tritare lo scalogno e rosolarlo in un po' di olio. Unire poi il pesce e i gamberetti sgusciati e cuocere sfumando con il vino. Unire il pane strizzato, salare, pepare e passare al tritatutto. Non resta che riempire i quadrotti di pasta formando dei triangoli. Fare cuocere e condire con burro e salvia appena riscaldati. Non so se la salvia è adatta al pesce ma è un condimento che mi è venuto di getto...

mercoledì 16 febbraio 2011

Il budino dei cristalli


















Ho preparato un budinetto di mele (la ricetta è sotto "Mele, che passione!", chiedendo nel "cerca" dovrebbe saltare fuori). Poi ho fatto quello che da piccoli nonna faceva e chiamava caramelle di zucchero d'orzo. L'orzo non c'entra per niente. E' solo zucchero caramellato, disteso su carta forno, fatto raffreddare e poi spezzettato. Fatti i cristalli, li ho piazzati sul tortino che ho circondato con gli ultimi cranberries del mio sacchetto. Che a questo punto è finito. E dire che volevo decorarci un panetto di paté... Insomma, l'idea dei cristalli mi è piaciuta molto. Spero sia così anche per chi passa di qua.

lunedì 14 febbraio 2011

Purè di cardi al forno


















Ingredienti per 6 persone
500 g cardo pulito
3 uova
3 cucchiai parmigiano
besciamella con 250 g latte o brodo, 50 g burro, 50 g farina
olio, aglio, sale e pepe

Lessare il cardo a pezzetti (ci vorrà una mezz'ora) e nel frattempo preparare la besciamella. Rosolarlo poi in olio e aglio, salando e pepando. Passarlo quindi e unirlo alla besciamella arricchita da uova e formaggio.
Infornare a 200° per 45 minuti.
Un'idea niente affatto malvagia è quella che mi è venuta vedendo, il giorno dopo, un triste avanzo. Ci ho condito della pasta a cui ho aggiunto - ovvio - del parmigiano. Il piatto ha avuto il placet!
Del maritino difficilino (a volte).
Mamma, invece, ha avuto un'altra bella idea: farne
una vellutata da servire con crostini croccanti.

sabato 12 febbraio 2011

Sugol (crema di uva)















Ingredienti per 3-4 persone
300 g di succo di uva o mosto
2 cucchiai di farina
vino rosso

Questo buffo dessert, che in coppe o mini-tazzine (quindi, in questo caso, serve per 4-6 persone) può completare degnamente un veloce pranzetto, è una tradizione contadina emiliana. In commercio si trovano vaschette di denso succo di uva, ciascuna da 150 g. In origine i contadini usavano il loro mosto e, per diluire la farina prevista nella preparazione, usavano lo stesso vino che ottenevano da quel mosto. Io ho usato del fragolino che ha dato al "sugol" un saporino particolare. Farlo, dunque, è semplice: diluita la farina nel vino si mescola tutto e si mette a cuocere a fuoco dolce per 20-30 minuti. Poi si fa raffreddare e voilà. Il mio amore sfrenato per la panna montata mi fa sognare il sugol con dei gran ciuffi sopra...ma anche così è buono. Comunque, un'innovazione ci voleva... Questa.
Ho mescolato il sugol a dello yogurt greco. Vi ho riempito quelle che oggi chiamano tutti verrines, ho nappato con altro yogurt e piazzato qualche cranberry in cima. Se no quel sacchetto di cranberries (che poi sono mirtilli rossi) che avevo comperato con grande entusiasmo ma giaceva in dispensa da quattro mesi sarebbe rimasto intonso almeno per altrettanto!

giovedì 10 febbraio 2011

Puntarelle, pollo e mozzarelle


















Ingredienti per 3 persone
1 cespo di catalogna
3 bocconcini di mozzarella
2 petti di pollo
pasta di acciughe
olio evo, aceto, sale

Lessare il pollo in acqua con sale e aceto per 15-20 minuti. Fare raffreddare e tagliare a striscette. Pulire e tagliare a filetti le puntarelle. Preparare il codimento con olio, aceto e pasta di acciughe stemperata bene. Aggiustare di sale e condirvi sia le puntarelle che il pollo. Unire le mozzarelline e servire. Con della frutta è un piatto unico dietetico ma appetitoso. E che occhieggia alla bella stagione. Bisognerà ricordarselo per l'estate.

Patate soffiate alla mortadella















Ingredienti per 6 persone
800 g patate
120 g latte
100 g burro
150 g mortadella
70 g parmigiano grattugiato
4 uova
farina, pangrattato, sale e pepe

Lessare le patate e passarle. Unire 50 g di burro e il parmigiano, sale, pepe e uno alla volta i tuorli. Tenere gli albumi, montarli e metterli in frigo. Fare una besciamella con 25 g di burro, altrettanti di farina e il latte. Unirla al composto di patate e unire pure la mortadella a pezzetti. Imburrare una teglia e spolverarla di pangrattato. Unire al composto gli albumi delicatamente e versare il tutto nella teglia. Coprire con il restante burro fuso e fare cuocere in forno a 200° per mezz'ora. Fine dell'opera.

mercoledì 9 febbraio 2011

Dadoni di polenta


















Cosa occorre:
2 confezioni polenta bianca e gialla
parmigiano grattugiato
besciamella qb

Ho tagliato a dadoni le due polente. Li ho infilzati, intercalando i colori, su alcuni stecchi e - dimenticando di proteggere con della stagnola le punte - li ho infornati dopo averli ricoperti appena di besciamella e parmigiano. Un po' a 200° (circa 20 minuti) e pochi minuti sotto il grill. Giustamente le punte degli stecchi si sono annerite ma non hanno preso fuoco! A dire la verità, questi dadoni me li aspettavo più appetitosi ma sono stati comunque apprezzati. Certo, a fare da sè la polenta sarebbe molto meglio...

domenica 6 febbraio 2011

Fiorellini per brindare


















Occorre del pancarrè che si ritaglia a fiore e si piazza in forno schiacciando un pochino al centro in ciascun "nido". I fiori di pane si dorano a 200° in men che non si dica. Poi la fantasia detterà come riempirli: insalata russa? caponatina? mousse varie? Sono bellini no? Io li servo con l'aperitivo ma, se siete della schiera che ama i brunch, sono adatti a completare i "piccoli piatti" della supercolazione americana.

sabato 5 febbraio 2011

Fusilli girasole


















Ingredienti per 4 persone
350 g fusilli
una bella manciata di basilico
due manciate di semi di girasole
due-tre cucchiai di parmigiano
olio, aglio, sale
qualche pomodorino
Al supermarket mi sono imbattuta in questo bel sacchetto di semi di girasole. Mi sono chiesta subito perché non provare a fare un pesto sostituendo i pinoli con questi semini. Il sapore non è aggressivo, non tanto diverso da quello dei pinoli... Sicchè ecco qua i fusilli al pesto di semi di girasole. Ho aggiunto qualche pomodorino per aggiungere freschezza e per dare al piatto un colorito meno invernale. Risultato: buono, buono, buono. Prossima prova: con le cosiddette becche (almeno nelle Marche le chiamano così), i semi di zucca.

martedì 1 febbraio 2011

Istrice Francese per il primo compleanno del Blog


















Ingredienti per 6-8 persone
7 confezioni di filadelfia (da 80 g l'una)
3-4 tazzine di caffé forte
4 tuorli
6 cucchiai di zucchero
150 g di mascarpone
15 savoiardi
granella di nocciole, due chicchi di caffé
1 sacchetto di mandorle spellate (150 g?)
+ eventuali lamponi

Si sbattono le uova con lo zucchero e si uniscono a un terzo del caffé e ai formaggi ottenendo una crema. Si inzuppano i savoiardi con il restante caffé e si sistema un primo strato sul piatto da portata. Ci si spalma sopra un po' di crema, poi si piazzano altri savoiardi, altra crema e ogni tanto granella di nocciole. Alla fine l'istrice sarà tutto ricoperto bene di crema. Mettere in freezer e, intanto, tagliare a filetti le mandorle e poi farle tostare in forno. Quindi, tirare fuori l'istrice dal gelo e con la pazienza di Giobbe infilzare le mandorle a far da aculei e i due chicchi di caffé per occhietti. Servire quasi subito, senza farlo stazionare in frigo molto altrimenti le mandorle si ammosciano.
A casa questo era il dolce per gli ospiti di riguardo. E questa è la mia versione alleggerita poiché originariamente i formaggi erano sostituiti da burro. Perché nonna chiamasse francese questo istrice non so proprio. Anche i lamponi li ho aggiunti io visto che: A) mi piacciono moltissimo, B) al mercato erano bellissimi e non succede sempre, C) un po' di colore ci voleva per la foto.
Un caveat: a volte succede che il dolce rilasci liquido. Se la cosa è limitata si asciuga un po' col panno carta ed è risolto. Se la situazione è più grave, si rinuncia alla forma di istrice e si presenta il dolce in una zuppierina, coperto di panna montata. Il sapore è intatto e cioé superlativo!
Ho deciso di fare questo dolce un po' straordinario (non fosse che per la pazienza) per festeggiare il primo anno di Blog. Il primo post è apparso proprio il 2-2-10.