mercoledì 30 ottobre 2013

Tomino al forno

Per fare questo piattino-comfort in una giornata piovosa occorrono principalmente dei tomini di capra, del miele amaro, noci e pere. Si sala e si pepa il formaggio. Si unge una pirofila - o tante individuali - e si sistemano i tomini. Si versa sopra il miele un po' liquefatto al fornello, qualche noce spezzettata e qualche dado di pera non troppo matura. Si mette al forno a 180° per pochi minuti e il piatto é pronto. I minuti, da tre a cinque, dipendono dalla consistenza del formaggio. Si mangia subito, prima che raffreddi. Con un'insalatina mista o una macedonia di frutta, il pasto può dirsi completo.

lunedì 28 ottobre 2013

Sono carine le violette sotto zucchero

Riabilito le violette "candite" dopo averne detto un gran male (o quasi) nel posto di cui a link qua sotto. Queste della foto erano state "sepolte" nello zucchero in marzo e l'altro giorno sono andata a vedere che fine avevano fatto. Ecco qua: rigidine, zuccherine, coloratine. E' vero che non sono quelle delle pasticcerie, però faranno un figurone come decorazione ad un prossimo dolce che penserò. Una bavarese? Una mousse? Vedremo. Credo che l'importante sia di metterle sotto zucchero asciuttissime.
Un piccolo aneddoto. Il mio povero marito un giorno ha sobbalzato andando a prendere un cucchiaino di zucchero per il suo caffè nel posto sbagliato. Ovvero una ciotolina in cui avevo messo due o tre violette di prova. Alla prima che é affiorata nel candore zuccherino lui ha pensato di vedere... uno scarafaggino!
http://spadellando-cristi.blogspot.it/2012/03/ma-come-si-candiscono-le-viole.html

mercoledì 23 ottobre 2013

Budino panna e caffé

Un dolce al cucchiaio facile e così buono, ma così buono... La foto non gli rende merito e in parte anche la presentazione. Volendo esagerare, e volendo appunto presentarlo meglio, ci dovevano essere dei ciuffi di panna montata qua e là. Anche senza comunque é squisito.
Per sei persone occorrono:
1/2 l di panna fresca
90 g fruttosio
caffé di due moka da tre
6 amaretti
2 fogli di gelatina
essenza di vaniglia o stecca di vaniglia
qualche cucchiaio di liquore al caffé
Si fa arrivare a bollore panna, zucchero, caffé e vaniglia.  Nel frattempo si mette la gelatina in acqua fredda e si sgretolano degli amaretti (qualcuno servirà per decorare). Quando la gelatina é pronta, si strizza, si unisce al resto e si fa sciogliere ben bene. Poi si filtra e al liquido filtrato si uniscono gli amaretti frantumati. Foderato uno stampo, lo si riempie e si mette in frigorifero per almeno 5-6 ore.  Per servirlo, visto che l'avevo in casa, ho versato sopra e attorno qualche cucchiaio di Caffé Sport, liquore al caffé di cui ho postato la ricetta quasi un anno fa ( http://spadellando-cristi.blogspot.it/2012/11/il-mitico-caffe-sport.html ).

lunedì 21 ottobre 2013

Uno sbaglio...apprezzato

Avevo promesso a mia madre una teglia di lasagne e quindi mi sono messa a prepararla. Ma, senza occhiali e distratta come a volte sono, cosa ho combinato? Che ho fatto la besciamella con il semolino invece della farina. Quando mi sono accorta era troppo tardi. Ho confidato che non se ne accorgesse. Nè lei, nè nipote e sorella ospiti. Trepidavo un po' ma, al contrario, sono stati tutti deliziati! E' vero che mia sorella é buona però mi avrebbe accennato a qualcosa di strano E invece ha detto che erano buonissime le mie lasagne!

sabato 19 ottobre 2013

Crostata allo sciroppo d'acero

Dolce per amici-amici, cioé semplice, senza pretese ma intrigante. Ovviamente per l'uso dello sciroppo d'acero che io tengo in dispensa quale sostituto del saccarosio per quando devo fare dolci a chi ha problemi di glicemia. Me lo ha ispirato un blog di cui parlava Sette una o due settimane fa. L'involucro é di pasta frolla ma potrebbe anche essere brisè. Vi indico il ripieno, visto che come fare queste due lo sappiamo tutti.
Per 6 persone occorrono:
1 lattina di latte condensato (397 g)
4 tuorli
90 g di sciroppo d'acero
10 nocciole tostate e triturate
25 g farina 00
limone grattugiato e il succo di mezzo limone
vanillina
Si mescolano bene tutti gli ingredienti unendo la farina setacciata all'ultimo, assieme alle nocciole. Si farcisce la crosta (non già cotta) e si mette in forno a 180° per 45 minuti.

giovedì 17 ottobre 2013

Pasta al peperoncino con pesto delicato

Avevo comperato un sacchetto di pasta di Gragnano chiamata "e Curniciell Portafortuna" la cui particolarità é quella di essere al peperoncino e mi chiedevo con quale sugo potessi farla. L'idea, anzi, lasciatemelo dire, l'ideona mi é venuta ieri.
L'ho condita con un pesto fatto con questi ingredienti:
una manciatina di noci
una manciatina di pinoli
una manciatina di mandorle tostate
4-5 foglie di lattuga (sola la parte verde)
due foglie grandi di basilico
parmigiano e olio. Cosa devo aggiungere? Quasi il massimo, davvero.

martedì 15 ottobre 2013

E queste? La prima si chiama konkon (forse), i secondi sitan (forse)!

Per la serie Let's go ethnic! Altre erbe dal mercato dove molti venditori sono stranieri. Questi fagiolini lunghi, lunghi per esempio (ho messo accanto una tazzina da caffé per farvi valutare le proporzioni), qualcuno li chiama sitan. La prima, la konkon, è insapore, un po' come la lattuga ma é migliore cotta che cruda. Del sapore dei secondi non so dire perchè il giorno dopo erano già tutti giallini e mi sono sentita di buttarli. Ma l'amico che mi ha rifornito di queste "nuove" verdure assicura che sono ottimi.

lunedì 14 ottobre 2013

Pompelmo Rosetta

Subito due cose. La prima che la ricetta é della mia amica Rosetta a cui voglio molto bene. La seconda é che, sarà che a me il cioccolato non piace, senza cacao sono migliori. Resta il fatto che sono un dessert veloce e insolito. Si lavano bene i pompelmi (io ho usato quelli rosa, Rosetta quelli gialli), si tagliano in due e si scavano. Si spolverano di zucchero e di fiocchetti di burro e si infornano. Io li ho messi nel microonde per un minuto a potenza alta. Poi ho fatto cadere su ognuno del cacao. A dire il vero, non ricordo se Rosetta metteva il cacao prima di infornarli...

sabato 12 ottobre 2013

Patate al gratin

Le patate sono di quelle cose che dovrebbero costare una fortuna... Piacciono a tutti e sono molto versatili, no? A me quelle al forno vengono sempre malino: non sempre croccanti, qualcuna semicotta... Guardate queste invece e, se volete, rifatele: sono facili e non possono venire male. Si tagliano le patate nello stesso spessore (assai basse), si salano, si pepano, si ungono di olio (io ne ho messo fin troppo) e si sistemano su carta forno. Poi si cuociono in forno a 200° per 25 minuti circa. Ottime, a prova di ...Cristina!

venerdì 11 ottobre 2013

Uova al vapore: prova d'autore

Un antipasto che sa d'estate ma non ho potuto fare a meno di proporvelo ora che dopo mesi l'ho sperimentato. Primo: l'idea base é di uno chef stellato, Alfio Ghezzi, al lavoro presso la Locanda Margon, alle porte di Trento. Cosa fa l'amico? Cuoce al vapore una miscela fatta principalmente di uova, panna e grana racchiusa in un "fazzoletto" di pellicola. Il suo piatto é molto più raffinato del mio. Arricchisce la miscela con sugo di morchelle spadellate e serve quella che chiama omelette con i funghi suddetti, asparagi e foglie di spinacini. Io l'ho servita con un passato di tonno, capperi e salsa aurora, molto più prosaicamente.
Comunque, le dosi per tre porzioni sono:
2 uova e tre tuorli
60 g panna
20 g grana
sale e pepe
Frullato il tutto, si racchiude nella pellicola, si chiude con un elastico e si sistema nella pentola a vapore.
Si lascia cuocere per circa mezz'ora, quindi si fa raffreddare e poi si affetta (il cuoco Ghezzi indicava una cottura di 10 minuti a 83°!). Verso fine cottura, incredibilmente il "cartoccio" si scoprirà gonfio come vedete nella foto. Aggiungo: niente di strepitoso - il mio - in quanto a sapore ma sperimentare é eccitante e a volte il gusto deve per questo passare in secondo piano.

mercoledì 9 ottobre 2013

Tagliolini insoliti (e veloci)

Perchè insoliti? Perchè entrano in forno crudi. E anche perchè, direi, sposano tonno e parmigiano. Questa ricetta veloce e molto gustosa - assicuro - é di un numero del '73 della Cucina Italiana, quella gloriosa di una volta, con le mie modifiche. Le dosi sono moderate, un commensale normale - non come noi - mangia quantità maggiori.
Per due persone occorrono:
3 matassine di tagliolini (ca 80 g)
pomodori pelati  (ca 100 g)
1 piccola scatola di tonno sott'olio
brodo, parmigiano e burro quanto basta
Si fa del brodo in quantità utile ricoprire i tagliolini una volta messi nella teglia. Questa si imburra bene, vi si appoggiano i tagliolini, sopra vanno i pelati ridotti a poltiglia (a questo punto io ho aggiunto un sospetto di zucchero) e il tonno sbriciolato. Si ricopre il tutto con il brodo e si mette a cuocere una mezz'ora. Poi si controlla, ma i tagliolini saranno perfettamente cotti, e eventualmente si prosegue per altri 5 minuti con una bella spolverata di parmigiano e un fiocchetto di burro qua e là. Il piatto é pronto.

lunedì 7 ottobre 2013

Antipasto d'autunno

Un matrimonio ottimamente riuscito quello tra finocchi al velo, fettine di pere (le Williams per esempio) e parmigiano in scaglie. Il tutto condito con olio, limone, sale e pepe. E il pasto può cominciare!

venerdì 4 ottobre 2013

I fagiolini di sant'Anna in salsa saporita

Nuova scoperta al mercato quella dei fagiolini di sant'Anna che non avevo mai sentito nominare. Li avevo visti però qualche rara volta e non li avevo degnati più di un fuggevole sguardo. E invece fruttivendola e un'altra cliente ieri me li hanno raccomandati come ottimi tanto da farmene comperare una bella porzione e fare una prova. Loro mi avevano detto di farli lessare un po', insaporirli in olio e aglio e aggiungere dei pomodori datterini.
Io, bastian contrario, li ho fatti lessare e poi li ho conditi con una salsetta fatta di yogurt, senape e pasta d'acciuga più olio e sale (dosi a piacere). Qualche fettina di patata lessa e noci e il mio piatto di fagiolini di sant'Anna era pronti. Certo però che da crudi questi fagiolini ( lunghi circa 20 cm) somigliano a delle serpi!
 

mercoledì 2 ottobre 2013

Lasagne di Vincent

Vincent é mio nipote ed é lui che mi aveva raccontato di queste lasagne mangiate non so dove e che mi assicurava ottime. Le ho provate e le ho fotografate prima di cuocerle e prima di completare la teglia, riempendola solo a tre quarti per mostrare il contenuto. Quindi, strato di besciamella, "foglio" di lasagna, pesto, grana e fettine di patate scottate. Si ricomincia terminando comunque con besciamella e spolverata di formaggio. Tempi di cottura come prevedono le lasagne (fresche, secche, precotte...) e Bon Appetit!