lunedì 25 gennaio 2016

Il Tapulon (ovviamente rivisitato)

E' un piatto povero ma molto gustoso. Che ha una storia. In origine, questo brasato era fatto con carne di asino. E la tradizione rimanda ad alcuni fraticelli in cammino verso S.Giulio, sul lago d'Orta, che, a corto di viveri da troppo tempo, sacrificarono il proprio asinello. Ancor oggi si fa così e proprio da quelle parti (a Borgomanero in settembre é un must). Io l'ho rivisitato sulle indicazioni della mia amica Mariella che, oltre a usare manzo al posto dell'asino, aggiunge della verza.
Per 4 persone occorrono:
400 g carne di manzo tritata sceltissima
400 g verza tritata finemente
2 bicchieri di vino rosso
1 l di brodo vegetale o no
2 spicchi di aglio, 2 foglie di alloro, 2 chiodi di garofano, pochi semi di finocchio
olio, pepe ed eventuale sale.
In un tegame si schiacciano gli spicchi di aglio, si mette l'alloro e si fa insaporire un po' di olio. Poi si tolgono gli spicchi di aglio e si aggiunge la carne, la verza, i chiodi di garofano, il finocchio e il pepe. Io ci ho pure aggiunto un peperoncino. Dopo qualche minuto si unisce il vino e poco brodo e inizia la cottura durante la quale si dovrà allungare mano a mano con il brodo. Il tapulon deve stare sul fuoco almeno due ore. Immaginatelo con una polenta accanto! Un piatto unico da leccarsi i baffi.

1 commento:

  1. Mi piace molto l'aggiunta della verza e l'idea della polenta... Buono ! Non mangerei asini, mio figlio da piccolo montava sull'asino per andare alle stalle lontane ... però giocava anche con le mucche, chissà perchè per le mucche non mi è scattata questa sensibilità... ciao un abbraccio !

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